sabato 16 agosto 2008

Dove nascono i sentimenti


Vediamo spesso lo stupore negli occhi in chi si avvicina per la prima volta alla medicina energetica, quando magari per un problema di gastrite si vede trattare o con aghi o con la moxa alcuni punti situati vicino al ginocchio. Maggiore è lo stupore quando, magari per un disturbo di ansia, la zona trattata sarà la caviglia, o punti situati sul padiglione auricolare che ad essa corrisponde. In questo ultimo caso tutto questo si spiega perchè il meridiano in questione trattato sarà il rene, che prima di attraversare l' organo rene, come un fiume si dislocherà dal piede al costato, aprendosi vicino alla superficie della pelle in particolari punti che avranno valenza terapeutica. Il rene è il meridiano della paura e basterà fare semplici prove, anche su se stessi, per vedere come il trattare determinati punti situati lungo il suo percorso, possa risolvere o almeno mitigare un attacco di ansia. Qualcuno potrebbe obbiettare che i sentimenti risiedono nel cervello, invece potremmo definire l' encefalo come il grande organizzatore del corpo e della mente, ma l' origine delle sensazioni, come l' energetica fa sperimentare, risiedono in altri distretti del corpo. Al rene abbiamo detto è associata la paura, al cuore la gioia, al polmone la tristezza, al fegato la collera, alla milza la preoccupazione. Non credo che casualmente anche nella Bibbia siano espressi concetti analoghi. Per esempio le decisioni della volontà, analogamente al pensiero taoista, viene attribuita al rene (Ger.11,20;20,12) mentre l' intraprendenza al fegato( Pr.7,23; Lam.2,11). Dio poi scruta i reni e il cuore dell' uomo (Sal. 7,10;26,2) per valutarne il valore. Tali concetti vengono poi ribaditi in molti altri passi . E la scienza moderna che dice?
Il fulcro della vitalità di una persona viene stimata sulla attività encefalica. Perciò assenza di attività encefalica=assenza di vita. Secondo la medicina energetica questo però non è vero, perchè anche in assenza di coscienza spazio-temporale un individuo può sperimentare tutti i sentimenti. Ad avvalorare questa tesi ci sono gli individui usciti dal coma, che a dispetto di un' attività cerebrale assente riferiscono una grande varietà di sensazioni provate.
Un ultimo dato per allargare la discussione è quello delle grosse crisi ''psicologiche'' sperimentate dai trapiantati soprattutto di fegato che, all' indomani dell' intervento, dichiarano di provare grosse crisi di identità con sensazioni che sembrano venire da un' altra persona. Questo avviene, secondo l' energetica, perchè con l'organo si è innestato anche una parte del vissuto emotivo del donatore.

3 commenti:

Anonimo ha detto...

.... ammasso di cellule ..... mi è piaciuta la definizione datami da un dottore (chi sarà mai?) su come ci vede la medicina oggi .... quando si parla di fiumi che ci attraversano il corpo siamo proprio in un altro mondo ... che dire, non resta che fare prove e circostanziare senza suggestioni le cose che ci dici, no? nel frattempo ho provato a fare una pressione col mignolo alla pancia del portafoglio ed è andato tutto giù ... hai una spiegazione?

Anonimo ha detto...

.... ammasso di cellule ..... mi è piaciuta la definizione datami da un dottore (chi sarà mai?) su come ci vede la medicina oggi .... quando si parla di fiumi che ci attraversano il corpo siamo proprio in un altro mondo ... che dire, non resta che fare prove e circostanziare senza suggestioni le cose che ci dici, no? nel frattempo ho provato a fare una pressione col mignolo alla pancia del portafoglio ed è andato tutto giù ... hai una spiegazione?

Anonimo ha detto...

La fisica della relatività di Einstein già spiega che la materia è una modalità di espressione dell' energia. E gli orientali sembra che sapessero questo da sempre. Un essere umano visto come un ammasso di materia risponde oggettivamente alla chimica (e questo non si può negare), un essere umano visto come una melodia di energia risponde alle sollecitazioni energetiche secondo leggi ben precise(e anche questo non si può negare)

Banelli G.