giovedì 19 maggio 2011

IL MONDO AL CONTRARIO

Cosa è meglio per essere felici?

Avere tanto potere e fama o vivere in maniera anonima e quasi invisibile?
Mangiare tanto e con esaltazione di sapori o poco e mediamente insipido?
Farsi valere e temere e vendicare le ingiustizie o dimenticarle sembrando dei codardi?
Arricchirsi, accumulare e vivere tra i lussi o vivere sobriamente, possedendo quasi niente?
Oziare tutto il giorno o lavorare con fatica?
Avere tante donne e fare tanto sesso o vivere castamente?

La risposta del mondo a queste domande è facilmente prevedibile.
Diversa è la visione dei grandi pensieri filosofico-religiosi nei secoli fino ad arrivare al paradosso evangelico delle Beatitudini dove viene addirittura esaltata la sofferenza.

Chi ha ragione?

La nostra salute è indubbio che si giovi più della rinuncia ai vizi, che degli eccessi, facendoci intuire che la nostra intima essenza ragiona in maniera diversa dal pensiero corrente.
Se io fumo, pensando di fare una cosa per me piacevole, ma il mio corpo dà espliciti segnali di insofferenza nei confronti di questa pratica, fino ad arrivare alla malattia, significa che c'è una scissione tra il me e il mio essere tale che il mio pensiero entra in totale conflitto con ogni mia cellula.
Di conseguenza io divento nemico del mio corpo e una volta malato, il mio corpo diventa mio nemico a sua volta. Questa schizofrenia dimostra l'esistenza di due volontà contrapposte in un unico individuo, una verso la vita e una verso la morte.
Diventa pertanto facilmente intuibile che la volontà di distruzione viene diretta dalle dipendenze (dai sette draghi , i sette vizi) che a discapito di un effimero godimento tendono a distruggere corpo e mente, annientando la volontà.

In una persona sana e felice la volontà dell' io e quella di ogni singola cellula tendono nella medesima direzione : la vita e l'amore, che poi è la direzione della Volontà cosmica,del Tao, di Dio.

Una volta giunti a questa consapevolezza tutto facile ?
Assolutamente no.
Però questo primo passo è indispensabile per capire chi sono e dove tendo e che forse il mondo pensa in modo contrario alla Verità.