lunedì 21 settembre 2009

Danni omeopatici

Abbiamo visto come un farmaco,oltre agli effetti collaterali previsti, possa arrecare danni energetici anche a distanza di mesi dall'assunzione , soprattutto quando preso in periodi dell'anno contrari alla legge dei 5 elementi. Naturalmente questo può avvenire anche con i rimedi omeopatici, a dispetto del pensiero corrente secondo cui o fanno qualcosa di buono o non fanno niente.
Un esempio per confermare tutto ciò può essere quello di una donna di cinquanta anni che abbiamo avuto in terapia in quest'ultimo anno. Ci raccontò, la prima volta, di aver passato diversi giorni in ospedale a causa di episodi di svenimenti e che erano stati imputati ad una severa anemia (emoglobina<9) mai evidenziata in precedenza. Dopo vari esami endoscopici furono esclusi sanguinamenti occulti e senza una vera diagnosi fu dimessa, con la raccomandazione di assumere ferro e di monitorare l'anemia. Proprio per contrastare i disturbi gastrointestinali secondari all'assunzione di ferro, giunse alla nostra osservazione. All'esame dei punti auricolari e dei polsi, in effetti, si evidenziava una forte carenza dell'elemento ''fuoco'' che tra l'altro è quello deputato alla formazione del sangue e alla fissazione del ferro. Chiedemmo se avesse assunto farmaci importanti nei mesi precedenti l'anemia e la risposta fu :'' proprio niente..solo l'Ignatia(prodotto omeopatico) la sera per dormire meglio, ma quella la prendevo da anni e forse ormai non mi faceva più niente. In questa risposta c'era la soluzione a questa strana storia clinica. Tra l' altro l'Ignatia era stata assunta alla diluizione 30 CH, che agisce in maniera profonda, lasciando conseguenze per anni. Ma in definitiva che cosa era successo? L'Ignatia è un prodotto che nutre l'elemento'' Acqua, e che probabilmente era adatto alla situazione iniziale della paziente, ma la continua assunzione nei vari periodi dell' anno, avevano spento gradatamente l'elemento''Fuoco. Si era venuta così a creare una anemia di tipo iatrogeno, e la conferma a tutto ciò fu fatta, ab iuvantibus, ribilanciando il quadro energetico con l'assunzione di Ferrum 30 CH, che ha risolto in maniera stabile l'anemia, senza ulteriore assunzione di ferro ponderale. Situazioni simili avvengono molto frequentemente, proprio a causa dell' ignoranza che regna intorno all'omeopatia, soprattutto nella classe medica occidentale, che ignora completamente la componente energetica dell'individuo.

domenica 6 settembre 2009

Farmaci ed effetti collaterali


Per rendere più concreta la teoria energetica dei 5 elementi prendiamo in esame un caso reale che abbiamo avuto di recente in trattamento nel nostro studio.

Una signora sessantenne, già in precedenza in terapia da noi per emicrania, ci chiede se è possibile fare qualcosa per debellare l'elicobacter pilory che le è stato diagnosticato ad una recente gastroscopia. Siamo a fine giugno, e dopo un controllo sulla sua situazione energetica, le diciamo che dato il suo discreto equilibrio raggiunto e con la cefalea attualmente sotto controllo è preferibile aspettare l'autunno, quando nella stagione Terra sarà possibile fare una terapia sul ''terreno energetico'', su cui l'elicobacter prolifera, per renderlo il più possibile innocuo. Poi valuterà se effettuare (se non sarà stato proprio possibile debellarlo completamente) la terapia farmacologica in pieno autunno. Le spieghiamo che l'elicobacter c'è perchè ha trovato le condizioni di debolezza dell'energia ''stomaco'' su cui proliferare, ed è su essa che noi dovremo intervenire. A fine giugno la nostra terapia per i problemi dello stomaco (terra)può essere solo sintomatica.

Dopo un ardito sillogismo del gastroenterologo tra elicobacter e tumore la signora si sente costretta a fare la massiva terapia a base di antibiotici che per altro aveva già effettuato mesi prima con scarsa efficacia.

Se leggiamo sul foglietto illustrativo gli effetti collaterali degli antibiotici, vedremo che sono possibili nei giorni di somministrazione conseguenze sui vari apparati, ma non si parla degli effetti energetici a medio-lunga scadenza.

Ritornata alla nostra osservazione dopo due mesi la paziente lamenta dolori reumatici,soprattutto di tipo lombo-sciatalgico; astenia , depressione, riacutizzazione della cervicalgia e della cefalea. Tutto ciò trova riscontro all' analisi energetica con segni di sofferenza nella direttiva acqua-fuoco, non esistenti due mesi fa.

La teoria dei 5 elementi ci spiega che la forte sollecitazione con gli antibiotici dell'elemento metallo, all'inizio della stagione fuoco (quindi al contrario della logica energetica) ha portato un danno all'elemento fuoco con conseguente cefalea, depressione,dolori reumatici ; e all'elemento acqua con susseguente astenia, lombalgia ricorrente.


Tutto ciò riconferma, una volta di più, che i farmaci possono avere effetti collaterali anche a distanza di mesi( e con i sintomi più svariati) e che la loro efficacia e dannosità dipendono anche dal periodo dell'anno in cui vengono assunti.