domenica 22 giugno 2008

EQUILIBRIO e SALUTE del CUORE

Il meridiano cuore nutre, con l' energia chiamata fuoco, l'organo cuore e l' apparato vascolare .
Un deficit di energia provocherà tra l'altro : ipotensione (pressione bassa) , bradicardia(ridotti battiti al minuto), anomalie del ritmo, mentre un eccesso : ipertensione, tachicardia, cardiopalmo.
Tutte queste manifestazioni per l'energetica cinese, comportano equivalenti manifestazioni anche negli stati d'animo e nelle emozioni. Pertanto una scarsa energia fuoco porterà depressione, pessimismo, scarsa vitalità. Al contrario, un eccesso energetico, porterà sovraeccitazione, euforia, megalomania. Il frutto di un cuore equilibrato pertanto sarà il senso di pace, gioia e amore.

L' uomo, per sua natura, è impegnato quotidianamente alla ricerca della felicità . L'aspirazione è più che legittima, se non fosse che troppo spesso viene confusa e scambiata per la ricerca dello sballo e dell' euforia che, come abbiamo visto è segno di squilibrio patologico quanto la depressione. Di conseguenza si è diffusa questa ingannevole convinzione tra i giovani, ma non solo, che per stare bene dobbiamo nutrire artificiosamente l' energia fuoco.
Per ottenere ciò è sufficiente la somministrazione di alcool, caffeina, fumo, antidepressivi e derivati, ma ancora meglio droghe e soprattutto negli ultimi tempi, la cocaina. Anche il sesso può ovviamente, limitando l' elemento acqua ( di cui parleremo più avanti) provocare un innalzamento artificiale dell' elemento fuoco. Poichè queste situazioni derivano da scompensi esterni, l'organismo reagirà cercando di compensare tale condizione riabbassando l'eccesso energetico, una volta terminato l'effetto scatenante. Tale fenomeno comporterà a questo punto una fase di depressione e angoscia che saranno direttamente proporzionali all' euforia precedente. Per fronteggiare questo nuovo stato d' animo sarà necessario riassumere quelle sostanze, magari in quantità maggiori , che avevano innescato il fenomeno euforizzante e così via fino a entrare in breve, nel tunnel della dipendenza. Tutto ciò è proprio il contrario di quella felicità che si era voluta cercare.

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