giovedì 13 maggio 2010

DROGA PERICOLOSA


Tutte le droghe, in quanto apportatrici di dipendenza, costituiscono una grande limitazione alla libertà e di conseguenza alla felicità.
Stupefacenti,fumo,alcolici,gioco d'azzardo,internet,sesso,vengono studiati come nuove e vecchie dipendenze per le quali vengono anche istituiti appropriati centri di recupero.Persone che in modo evidente arrivano a perdere la propria dignità, fino a distruggere la propria vita, sono presenti in tutte le nostre realtà fino a divenire delle vere e proprie piaghe sociali ; e proprio per questo motivo, fonte di preoccupazione e studio.
Non viene invece presa mai in considerazione la dipendenza da cui è affetta la maggior parte dell'umanità, soprattutto quella vincente, quella di successo che non raramente porta alle altre dipendenze di cui abbiamo fatto l'elenco.
Qual è la droga madre di tutte, di cui fin dall'infanzia facciamo ampio uso?
E' l'approvazione,la stima,l' accettazione,la popolarità. Un attestato di stima e subito una scarica di adrenalina, una critica e subito si cade a terra. Per questo diveniamo tutti facilmente controllabili. Le frasi da dire, i vestiti da indossare, la macchina da acquistare, ma anche i lavori e gli studi da fare devono mirare sempre all' acquisizione di quella droga. Il risultato è che invece di vivere la propria vita si vive quella di un personaggio, invece di soddisfare i nostri bisogni reali cerchiamo di soddisfare quelli del personaggio.
L'alternativa a tutto ciò è liberarsi dai tentacoli di tale dipendenza, non agendo in funzione di un cenno di assenso di una persona in particolare, o della società in generale,ma solo in funzione dell'io più profondo. All'inizio potrà essere dolorosissimo, come ogni volta che si ha una crisi di astinenza, ma il risultato finale sarà meraviglioso, sarà la libertà.

3 commenti:

Lorenzo Rosignoli ha detto...

poche, magnifiche, sensate, logiche parole!! quasi banali in altro contesto, ma in "questo" purtroppo aderenti come un collant ... bravo Gustavo! suggerisco un trucchetto di pensiero: lasciare il nostro corpo e con il cervello mettersi un paio di passi di lato, o dietro, o davanti, o sopra .... e ... analizzarci su quello che stiamo facendo nella nostra vita; come hai detto tu potrà essere molto difficile e doloroso, ma ... ciao

drbanelli ha detto...

Grazie Lorenzo.
E' vero, il primo passo può essere quello di osservarsi e vedere in ciò che facciamo o diciamo quanto c'è di noi e quanto dei genitori , degli insegnanti, degli amici, dei mass-media che ci hanno nel tempo programmato.

Anonimo ha detto...

E' proprio vero, è l'io piu' profondo che dovrebbe guidarci nelle scelte e nel modo di vivere, non certo la ricerca del successo o l'approvazione degli altri. E credo che solo l'ascolto della nostra dimensione piu' profonda possa farci capire chi siamo, cosa vogliamo e quindi muovere le nostre azioni. Prima di tutto credo sia necessario aver chiaro quello in cui si crede da cui consegue quello che si vuol fare nella vita, altrimenti, se si agisce per sensazioni e non per volontà prima o poi c'è il rischio di entrare nella sfera di quei tanti fattorin esterni che finiscono per assumere il controllo su di noi. C'è poi il rischio di iniziare ad agire sulla base di quei modelli piu' in voga che ci circondano, e non in base a quanto ci suggeriscono il nostro cuore e la nostra anima. Simone